Confronto tra ingabbio estivo con acido ossalico gocciolato e ingabbio estivo con amitraz – Sanità apistica

di Diego Morisetti e Livio Colombari

Prova di campo di Apilombardia: in assenza di covata, l’efficacia dell’amitraz è uguale, inferiore o superiore rispetto quella dell’acido ossalico?

PREMESSA
Nellʼuso corrente i prodotti a base di amitraz vengono utilizzati come trattamento estivo o invernale senza effettuare blocchi di covata o altri interventi biomeccanici. La pratica si distingue soprattutto per la velocità e la praticità rispetto a un trattamento che prevede maggiore lavoro come lʼingabbio della regina e lʼuso di acido ossalico.

Lʼefficacia dellʼamitraz in presenza di covata viene tuttavia messa in dubbio dalle esperienze di campo, unitamente al costante interrogativo sullʼinsorgenza di resistenza alla molecola da parte della varroa.

Va poi rilevato che alcuni produttori di medicinali a base di amitraz riportano nelle indicazioni dʼuso una maggiore efficacia quando la quantità di covata è minima o nulla. Da queste considerazioni è nata lʼidea di verificare se effettivamente, in assenza di covata, lʼefficacia dellʼamitraz potesse essere uguale o superiore a quella dellʼacido ossalico.

OBIETTIVI DELLA PROVA
Come evidenziato nella premessa lʼobiettivo primario della prova di campo consisteva nel verificare e confrontare lʼefficacia e la fattibilità di un trattamento
a base di acido ossalico gocciolato (Api-Bioxal® in soluzione già pronta con glicerolo) con un trattamento a base di amitraz (Apitraz®), entrambi con ingabbio prolungato delle regine (21 giorni). Lʼobiettivo secondario riguardava la valutazione degli effetti
avversi registrati sulle regine in termini di orfanità e sostituzioni.

LUOGHI E PERIODO DELLA PROVA
La prova di campo è stata eseguita in uno degli apiari associativi di Apilombardia situato nella provincia di Milano (zona Ovest rispetto allʼarea metropolitana della città). Si tratta di unʼarea agricola dove vengono coltivati mais e frumento e dove i principali raccolti sono legati allʼacacia e al millefiori.

Lʼapiario, a conduzione stanziale, era costituito da 24 alveari ed è stato diviso in due gruppi omogenei da 12 alveari per tesi (tesi A Api-Bioxal®, tesi B Apitraz®). La prova è stata condotta da luglio a settembre 2023, mentre tra dicembre 2023 e gennaio 2024 sono stati raccolti anche i dati relativi alla caduta invernale.

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