Il viaggio – pochi grammi di coraggio – Benvenuti tra gioie e dolori

di Federica Giglio

In questo periodo dellʼanno, ci si deve ancora preoccupare della possibilità di sciamatura?

Sì, ci possono essere sciamature tardive, insomma, meglio non rilassarsi troppo.
Si può procedere con la rimozione manuale delle celle reali in costruzione, prestando molta attenzione a non dimenticarne nemmeno una, oppure si può anche continuare la pratica della creazione di nuovi nuclei, asportando favi di covata fresca e opercolata che verranno sostituiti con favi con fogli cerei da costruire, bilanciando le famiglie. La creazione di nuovi nuclei sarà possibile nel caso ci siano ancora fuchi, oppure sarà necessario avere a disposizione delle regine già fecondate da inserire.

In questo periodo avviene la raccolta del miele e lʼaggiunta dei melari è unʼaltra pratica per controllare la sciamatura, perché aumenta lo spazio a disposizione della famiglia.

Bisogna calcolare le tempistiche per togliere e sostituire i melari.

Non bisogna toglierli troppo presto o si rischia di avere un miele troppo umido e a rischio di fermentazione, nemmeno troppo tardi perché potrebbe essere consumato dalle api o verrebbero mischiate le diverse fioriture che si susseguono, e questo non sarebbe favorevole per gli apicoltori che vogliono produrre miele monoflora.

Se le temperature lʼhanno permesso, non ha piovuto troppo o troppo poco e nessun asteroide ha colpito la Terra, è stata possibile la raccolta della robinia e si può andare avanti con altre fioriture, spesso dovendo fare transumanza.

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