l’apis anno 2015 (free)

L’Apis 1/2015 Gennaio

01 2015 copertina

 

In questo numero:
Sanità apistica. VarEval, uno strumento per tecnici e apicoltori
di Giovanni Guido e Umberto Vesco, CRT-Pa Unaapi
Il conteggio delle cadute di varroa è un lavoro noioso e faticoso. Il CRT-Pa ha provato un interessante ausilio per agevolare e velocizzare l’operazione.
Selezione. Alla ricerca dell’ape migliore
di Marina Meixner e Ralph Büchler – Versione italiana tradotta e adattata da Cecilia Costa
Per milioni di anni le api sono sopravvissute senza l’aiuto dell’uomo, ma oggi le perdite di colonie sono frequenti e tutti parlano della mortalità delle api. Sappiamo che l’uso esteso di pesticidi e la presenza di parassiti esotici indeboliscono gli alveari, ma è cambiata anche la vitalità delle api? E’ possibile che una selezione incentrata sulla produttività risulti in un impoverimento genetico? E’ possibile che con le importazioni di popolazioni di altra origine alteriamo l’equilibrio di popolazioni che hanno acquisito una resistenza a fattori di stress grazie all’adattamento all’ambiente?
Eventi. Terra Madre, un millefiori planetario
di P. Faccioli
I mille volti e i mille mieli al grande incontro biennale, promosso da Slowfood, dei produttori di cibo “equo, pulito e giusto”.
Reportage: apicoltura d’oltremare
di G. Puglisi
L’apicoltura africana: nuove soluzioni e adattamenti, affinché diventi un’apicoltura razionale
Biologia. L’ape insetto prodigioso
di R. Barbattini e L. Mazzocchi
L’approfondimento dei lavori del mese: manutenzione invernale del materiale di campo
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli: Concorsi di miele
di L. Piana
Tutto (o quasi tutto) sui concorsi di miele, una panoramica su questo genere di manifestazioni in Italia.

Visto per voi: Lotta biologica alla varroa. Voci di corridoio dalla Germania

di M. Valleri

Feromoni sessuali per il contenimento della varroa: solo uno studio di laboratorio o una nuova arma per l’apicoltore?
… oltre alle rubriche tradizionali: la posta dei lettori, le notizie in breve, dai nostri lettori…

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L’Apis 2/2015 Febbraio

LApis2 2015copertina

 

In questo numero:
Sanità apistica. Aethina Tumida, dal vivo
di Francesca Zacchetti
Una “mission” in Australia, un’occasione di approfondimento e lavoro. Francesca Zacchetti ci invia in diretta dal campo le sue prime sensazioni dopo essersi confrontata con gli apicoltori australiani e aver visto all’opera Aethina tumida.
Sanità apistica. Apivar: efficacacia e residui
di Luca Allais – Aspromiele
Aspromiele con una serie di prove di campo realizzate con il contributo del regolamento Ce 1234, condotte negli anni 2013 e 2014, ha testato la residualità del p.a. amitraz (2013), la sua efficacia e il perdurare della stessa nel tempo (2014), senza disdegnare uno sguardo alla comprensione del fenomeno reinfestazione.
I risultati non possono essere generalizzati, ma riferiti esclusivamente a queste sole prove di campo.
Ritorniamo all’ABC: allevare regine
di G. Bigio
Spaventa i più, ma al tempo stesso li incuriosisce; apparentemente un ostacolo insormontabile, in realtà un passaggio fondamentale dell’apicoltura, accessibile a tutti!
Apicoltura Urbana: un’intima coabitazione di uomini e api
di P. Faccioli
Da Copenhagen un’altra fonte di ispirazione e di confronto per il nostro nascente movimento.’apicoltura africana: nuove soluzioni e adattamenti, affinché diventi un’apicoltura razionale.
Biologia. L’ape insetto prodigioso
di R. Barbattini e L. Mazzocchi
L’approfondimento dei lavori del mese: uso e riciclo di materiali e attrezzature in apicoltura
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli: Api magiche, api simboliche
di L. Capini
Visto per voi: l’agricoltura biologica può sfamare il mondo?

di M. Valleri

Agricoltura biologica è, in termini quantitativi, produttiva quanto l’agricoltura convenzionale: questa la conclusione di un nuovo studio pubblicato dalla rivista “Royal Society”. Viene radicalmente ribaltato il luogo comune “di parte” per cui l’agricoltura senza pesticidi non sarebbe in grado di nutrire il mondo.eromoni sessuali per il contenimento della varroa: solo uno studio di laboratorio o una nuova arma per l’apicoltore?
… oltre alle rubriche tradizionali: la posta dei lettori, le notizie in breve, dai nostri lettori…

L’Apis 3/2015 Marzo/Aprile

3 marzo aprile 2015 cop

In questo numero:
Sanità apistica. Aethina Tumida, dal vivo (seconda puntata)
di Francesca Zacchetti
Integrazione degli appunti di viaggio in Australia di Francesca Zacchetti. Ulteriori impressioni, notizie e… sensazioni. Un grazie alla disponibilità di Francesca e degli apicoltori australiani a condividere informazioni sul contenimento del parassita.
Bee Life. Bene la campagna 2014! Nel 2015 la sfida continua!
di Francesco Panella e Mara Alacqua
Che cosa propone la campagna Bee Life? Narrare la verità sulla principale causa del declino delle api, suscitando preoccupazione e coinvolgimento. Abbiamo così seminato tanti… granelli rotolanti da trasformare, passo dopo passo, in… valanga!
Evidenze, non leggende. L’aborigeno in camice bianco
di P. Faccioli
Manuka: un miele davvero speciale, il primo a varcare ufficialmente la soglia dell’“applicazione medica”.
L’approfondimento dei lavori del mese. Missione impossibile? prevenire la sciamtura
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli: Workshop Apididattica, Cuneo 13-14 dicembre 2014
di D. Lobue
Resoconto dell’edizione 2014 del Workshop Apididattica organizzata da Aspromiele, in collaborazione con Ami (Ambasciatori dei mieli) e con il patrocinio della città di Cuneo, nelle giornate di sabato 13 e domenica 14 dicembre presso la splendida “Casa del fiume” del Parco Fluviale Stura-Gesso. Ottanta le aziende partecipanti.
Dai nostri lettori. La tarma della cera: Galleria Mellonella

di N. Pietropoli

La maestria del fotografo ci consente di scoprire le varie fasi di sviluppo della tarma della cera che solitamente riusciamo a vedere sui favi solo a partire dalle ultime età larvali.
Recensioni. La sapienza del traghettatore

di P. Faccioli

La ristampa dell’ormai introvabile libro di Don Angeleri, a sessant’anni dalla pubblicazione.

Visto per voi: Stampanti 3D: utili anche in apicoltura?

di M. Valleri

Le stampanti 3D sono dispositivi in grado di riprodurre oggetti fisici in tre dimensioni con svariati materiali: fantascienza destinata a pochi o attrezzi di potenziale
e possibile utilizzo apistico? Abbiamo provato a vederlo per voi…
… oltre alle rubriche tradizionali: la posta dei lettori, le notizie in breve, dai nostri lettori…

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L’Apis 4/2015 Maggio

4 maggio 2015cop
libro

 

In questo numero:
Sanità apistica. IL progetto VELUTINA
di Laura Bortolotti (CRA – Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura)
Un gruppo di lavoro multidisciplinare impegnato su diversi fronti per arginare la diffusione in Italia del calabrone asiatico Vespa velutina.
Apicolture possibili. Apiari da picnic
di Paolo Faccioli
“Ma noi stiamo sempre in vacanza!”: la scelta conviviale di un’apicoltura intensiva.
Ritorniamo all’ABC. Sostituzione della cera e costruzione dei favi
di L. Allais
Il rinnovo della cera ha oggi un significato ancora più importante che in passato per il rischio rappresentato dalla residualità chimica. Come procedere?
Monitoraggio apistico anno 2014
di S. Perandin
Resoconto 2014 sull’attività di conoscenza del comparto apistico promossa e realizzata da Unaapi e Osservatorio del Miele, in collaborazione con la Aapi e altre realtà associative apistiche.l rinnovo della cera ha oggi un significato ancora più importante che in passato per il rischio rappresentato dalla residualità chimica. Come procedere?
L’approfondimento dei lavori del mese. La raccolta del polline: esiste la trappola perfetta?
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli: Mieli a tutto pasto: sfumature nei piatti
di A. Giovannini
Una ricetta, diversi mieli, diversi risultati: dal corso di cucina svolto a Cologno al Serio ecco un invito alla prova.
Visto per voi: Flow Hive l’arnia che smiela da sola tra dubbi, perplessità e… molti soldi

di M. Valleri

Non è ancora sul mercato, ma la curiosità è grande. Alla recente Apimell, molti erano alla ricerca “dell’arnia che si smiela da sola”. Classica bufala o può davvero funzionare?
… oltre alle rubriche tradizionali: la posta dei lettori, le notizie in breve, dai nostri lettori…

L’Apis 5/2015 Giugno/Luglio

5 giugno luglio 2015cop
libro

 

Allegato Dossier: Progetto VSH – Varroa sensitive hygiene

In questo numero:
Sanità apistica.
E’ calato il sipario? Aethina tumida, come e dove?
di G. Guido – CRT-PaU Unaapi
La precondizione per affrontare un problema è sapere di averlo. Un caloroso appello affinché gli apicoltori, in prima persona, si attivino per capire, in tempo, se, dove, come e quando sarà necessario misurarsi con la nuova insidia!
Sanità apistica. Aethina tumida. E’ finita? Dobbiamo cambiare mestiere?
di Yuri Pagliaro
Dalla Calabria, al di là dell’oceano. Cronaca di una missione di conoscenza in un altro continente.
Prodotti dell’alveare. Propoli: evoluzione dei dispositivi di raccolta
di A. Raffinetti – Aspromiele
Di modifica in modica, di suggerimento in suggerimento, ci stiamo avvicinando a un dispositivo di raccolta della propoli che soddisfa più esigenze: minimo costo, minimo intralcio, minimo impegno. A queste condizioni anche un ridotto guadagno risulta un grande guadagno.
Selezione. The Italian bee in Italy, pensare italiano per l’ape italiana
di G. Milli
Gli obiettivi della selezione sembrerebbero chiari, ma come perseguirli senza adeguati programmi di ricerca, senza indirizzo politico, senza le necessarie attenzioni da parte dell’associazionismo nazionale, forse anche con la necessità di un miglioramento delle conoscenze in genetica da parte degli allevatori stessi? Le considerazioni di Gabriele Milli, pubblicate due anni fa sulla rivista francese “Info reines”, offrono spunti di riflessione sul possibile ruolo dell’ape italiana, con tutta la sua variabilità genetica cui poter attingere.esoconto 2014 sull’attività di conoscenza del comparto apistico promossa e realizzata da Unaapi e Osservatorio del Miele, in collaborazione con la Aapi e altre realtà associative apistiche.l rinnovo della cera ha oggi un significato ancora più importante che in passato per il rischio rappresentato dalla residualità chimica. Come procedere?
L’approfondimento dei lavori del mese. Come allevare da sè le celle reali
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli. mieli di meliponini: figli di un Dio minore?
di P. Faccioli
Ah Muzen Cab e Bep Kororoti sono alcuni degli dei che proteggono centinaia di specie di api, ciascuna col suo stile di apicoltura e col suo tipo di prodotto, che non è permesso chiamare miele…
Visto per voi. Larve malnutrite? Cattive bottinatrici domani
di M. Valleri
Uno studio ci svela le conseguenze sulle api di una cattiva alimentazione nella fase larvale.
Solidarietà apistica. Sulle orme degli apicoltori.
di G. Puglisi

Una rete di collaborazione per creare una vera efficace cooperazione.

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L’Apis 6/2015 Agosto/Settembre

06 agosto settembre 2015 cop
libro

 

In questo numero:
Apicoltura e ambiente
Intervista con Karen McKenna, attivista canadese
di C. Cayce Dalton, M. Romano e M. Valleri
Finalmente anche in Nord America cresce la consapevolezza sugli effetti degli insetticidi sistemici. In Canada, e in particolare in Ontario, si è prossimi a provvedimenti radicali.
A dimostrazione che anche l’iniziativa di pochi può… dare frutti!
Apicoltura e Viticoltura. Si può fare…
di Aspromiele, Servizio Fitosanitario Regione Piemonte, Comitato Intercomunale e del Monregalese
Il progetto pilota del “Comitato intercomunale di Dogliani e del Monregalese” e l’insostituibilità dell’ape come indicatore della qualità ambientale del territorio. Racconto e cronaca di un’esperienza positiva di collaborazione territoriale tra aziende ed enti pubblici, di attenzione e sensibilità per la salubrità dell’ambiente agricolo
Prodotti dell’alveare. Propoli: valutazione qualitativa e caratterizzazione
di E. Baldazzi
Quanto vale la propoli? E’ corretto riconoscergli un valore solo in base al suo peso e al suo contenuto di cera? Questo lavoro, in collaborazione con Aspromiele, getta le fondamenta per una valutazione della propoli che tenga in considerazione anche la quantità e la particolarità della sua frazione attiva.
Aziende apistiche. Tecniche di produzione e di uso di api regine per fini aziendali (prima parte)
di G. Milli
In questo articolo mi soffermeró sulle tecniche di produzione e di uso di api regine nella nostra piccola azienda, di come abbiamo cercato di adattare alcune tecniche. Non abbiamo inventato niente; abbiamo solo tentato di imparare da altri e in particolare dalla lettura dell’ancora più che ottimo libro di Gilles Fert  – L’allevamento delle api regine”
Ritorniamo all’ABC. La visita del nido nei vari periodi dell’anno
di E. Giordanengo

L’organismo alveare reagisce agli stimoli ambientali e sembra vivere all’unisono con l’ecosistema che lo circonda. Cresce, si trasforma, si divide, o meglio si moltiplica, in base al mutare delle stagioni. L’apicoltore deve saper intervenire all’interno dell’alveare per assecondare e gestire al meglio lo sviluppo della colonia e ricordarsi che, per fare questo, è sempre bene prima guardarsi intorno e cogliere i segnali che la natura ci dà.

L’approfondimento dei lavori del mese. Alimentazione proteica delle api
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli. Il polline: fattori che ne influenzano la composizione
di S. Castiglioni e P. Carloni
Ah Muzen Cab e Bep Kororoti sono alcuni degli dei che proteggono centinaia di specie di api, ciascuna col suo stile di apicoltura e col suo tipo di prodotto, che non è permesso chiamare miele…
Visto per voi. Come raggiro l’alveare. Segnali chimici api/parassiti
di M. Valleri
Come possono i parassiti dell’alveare ingannare i sensi delle api e vivere indisturbati negli alveari? Imitando gli odori della colonia
… oltre alle rubriche tradizionali: la posta dei lettori, le notizie in breve, dai nostri lettori…
L’Apis 7/2015 Ottobre
7 2015 cop
libro

 

In questo numero:
Sanità apistica. Lotta invernale alla varroa: indispensabili due sublimati
di A. Fissore
L’intervento invernale è il cardine della lotta alla varroa, ma l’obiettivo teorico “zero varroa” è ben lontano dall’essere raggiungibile anche con interventi realizzati nelle migliori condizioni e con efficacia superiore al 90%. E la reinfestazione, tutt’altro che teorica, aggrava ulteriormente il problema.
Sanità apistica. Esiste la reinfestazione dopo il trattamento invernale?
di A. Raffinetti e S. Zaninetti
Alcuni ne sono certi, altri scettici. Chi la considera trascurabile, chi un problema. Da questa prova di campo emergono alcuni dati che ci aiutano a comprenderne meglio il fenomeno.
Biologia apistica. Uno dei linguaggi delle api: le vibrazioni di un (solo) favo
di J. Kievits
Il primo di una serie di articoli sulla biologia dell’ape, pubblicati su “La Santè de l’Abeile” a firma di Janine Kievits, approfondisce le caratteristiche e l’importanza dei favi, la struttura portante di una colonia di api; importanza che spesso viene dimenticata.
Aziende apistiche. Tecniche di produzione e di uso di api regine per fini aziendali (seconda parte)
di G. Milli
Continua dallo scorso numero la presentazione delle scelte e soluzioni tecniche adottate da un’azienda per la produzione di api regine per imparare, prendere spunto e potenzialmente iniziare a prodursi le proprie regine.
Ritorniamo all’ABC. Cinquanta sfumature di invernamento
di P. Faccioli

Alcuni concetti di base per invernare nel proprio tipo di zona, col proprio tipo d’ape, secondo le proprie esigenze

L’approfondimento dei lavori del mese. La scelta del mezzo di trasporto
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli. Evento speciale gdr goes on: quando l’assaggio diventa arte
di A. Giovannini
Visto per voi. Le api, la carenza d’approvvigionamento e… i surrogati
di M. Valleri
Se la capacità di arrangiarsi è un’arte, le api sono maestre dell’adattamento per: miele, polline e… propoli!
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L’Apis 8/2015 Novembre
8 2015 cop
libro

 

In questo numero:
Sanità apistica. Entrata – uscita dall’inverno: una partita a scacchi tra api, uomo e ambiente
di M. Valleri e U. Vesco
Per la fauna dei climi temperati l’inverno rappresenta una fase dell’anno molto delicata dove temperature e scarsità di risorse alimentari costringono gli animali a cambiare drasticamente le proprie abitudini.
Biologia apistica. L’alveare, citta’ senza capo.
di J. Kievits
Gli antichi credevano che a comandare l’alveare fosse un re. Poi la scienza, in un periodo di maschilismo imperante, dimostrò che il re era in realtà una regina. Oggi apprendiamo che il potere della regina è assai limitato, più che comandare è in realtà comandata…
Ritorniamo all’ABC. La conservazione e la disinfezione dei materiali, tarma della cera inclusa.
di P. Faccioli

Alcuni accorgimenti e semplici regole per conservare il materiale apistico nel tempo. Utili, se non indispensabili, oltre che dal punto di vista igienico-sanitario, anche per l’aspetto economico.

L’approfondimento dei lavori del mese. La salute delle api: tecnica apistica apistica e corretta alimentazione.
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli. Propoli: dalla natura un alleato polivalente.
di S. Martinotti e E. Ranzato
Il propoli o la propoli? Entrambe le parole traggono origine dalle finalità di protezione per cui le api utilizzano tale resina ed è possibile usare indifferentemente l’una o l’altra definizione.
Visto per voi. Alveari appesi per aiutare…. le api

di G. Bigio
… oltre alle rubriche tradizionali: la posta dei lettori, le notizie in breve, dai nostri lettori…
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L’Apis 9/2015 Dicembre
9 2015 cop
libro

 

In questo numero:
Sanità apistica. A proposito di nosema e altro…
di R. Barbero
Essere lungimiranti sul passato è facile; assai più difficile esserlo sul futuro, tanto più su problematiche di recente comparsa, per le quali non esistono neppure certezze su come intervenire. La serena analisi del passato può contribuire a evidenziare quei fattori scatenanti sui quali l’apicoltore può ancora tentare di intervenire.
Eventi e Manifestazioni. Scienza e tecniche per la sostenibilità in agricoltura
di G. Naldi
Dieci scienziati per un esame delle criticità dovute all’uso della chimica, coltura per coltura, nel seminario organizzato dall’Osservatorio Nazionale Miele
Tecnica apistica. Vernici e dintorni
di A. Carrelli

Le domande più frequenti nei corsi di primo livello di apicoltura sono:“Quanto miele produce un alveare?”, “Qual è la vernice più adatta per verniciare un’arnia?” Rispondere alla prima non è facile, più semplice alla seconda domanda.lcuni accorgimenti e semplici regole per conservare il materiale apistico nel tempo. Utili, se non indispensabili, oltre che dal punto di vista igienico-sanitario, anche per l’aspetto economico.

Riflessioni. Dalla zootecnia alla sensibilità. “Dall’altra parte dell’affumicatore” (Seconda puntata)
di P. Faccioli

“Quando l’uomo vuole razionalizzare gli allevamenti non conosce limiti né tenerezze… sono innumerevoli le sofferenze e le mutilazioni alle quali l’uomo sottopone gli animali, per suo profitto o per capriccio” (Don Giacomo Angeleri)

Apicoltura urbana: Riflessioni sul IV Convegno Nazionale
di C. Porrini

Il percorso iniziato a Torino nel 2012, ha fatto tappa nel 2015 a Milano. Obiettivo: valorizzare questo tipo di apicoltura che può permetterci di recuperare una sensibilità che la dimensione produttiva rischia di farci perdere.

L’approfondimento dei lavori del mese. Siepi e cespugli di interesse apistico: un paracadute per le api
di U. Grassone e A. Fissore
Ambasciatori dei mieli. Miele di Apis Dorsata: un valore, non un semplice prodotto
di P. Faccioli
La Signora delle foreste tropicali è “un soggetto, non un oggetto”, nella filosofia della rete indonesiana di Madhu Dunya.
Visto per voi. I metalli pesanti in agricoltura
di M. Valleri
L’impronta delle umane attività sul vivente esplica effetti ancora sconosciuti, ma non per questo irrilevanti.
… oltre alle rubriche tradizionali: la posta dei lettori, le notizie in breve, dai nostri lettori…